GIUSTIZIA, L’OUA AL MINISTRO ORLANDO:
SERVONO SOLUZIONI CONDIVISE
SULLE
ELEZIONI FORENSI
CHE TUTELINO LA LIBERTÀ DI SCELTA
E
PARI OPPORTUNITA',
MINORANZE E GOVERNABILITÀ DEGLI ORDINI
SULLE SPECIALIZZAZIONI:
NECESSARIE
FORTI CORREZIONI
PERCHÈ DANNEGGIA AVVOCATI E CITTADINI
PERCHÈ DANNEGGIA AVVOCATI E CITTADINI
VIA LIBERA DELL'ASSEMBLEA OUA
ALL'EVENTUALE IMPUGNAZIONE AL TAR
ALL'EVENTUALE IMPUGNAZIONE AL TAR
L’Assemblea
dei Delegati dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, riunita a Roma, ha approvato
due deliberati su specializzazioni ed elezioni forensi.
In
entrambi si chiede al Ministro di Giustizia, Andrea Orlando, di trovare
soluzioni condivise, perché quelle prospettate destano grande preoccupazione
all’interno dell’Avvocatura, come dimostrano le diverse, e contrapposte, prese
di posizioni all’interno del mondo ordinistico e dell’associazionismo forense.
Mirella
Casiello, presidente Oua, ha sottolineato, come «sia necessario che tutti
facciano un passo indietro. I due regolamenti – aggiunge – per ragioni diverse,
hanno riportato indietro nel tempo le lancette della politica forense».
«Qualunque
futuro intervento sulle elezioni forensi, dopo lo stop del Tar - spiega
Casiello - deve rispondere in modo efficace alle osservazioni della giustizia
amministrativa e ad alcuni criteri fondamentali: tutela della libertà di scelta
elettorale e delle pari opportunità, difesa delle minoranze ma anche la
possibilità per gli avvocati di indicare una maggioranza di Colleghi che dovrà
occuparsi di gestire gli ordini. Le
soluzioni prospettate dal ministro Orlando limitano il diritto di ciascun
avvocato ad esprimere le proprie preferenze riguardo al numero dei consiglieri
eleggibili, alterando il corretto rapporto tra elettore e candidati
consiglieri, comprimendo, fino ad annullare, il diritto di ogni singolo
avvocato elettore ad indicare una chiara maggioranza di consiglieri che
garantisca la buona gestione dei Consigli dell’Ordine».
Sulle
specializzazioni la presidente Oua, Casiello, chiede a gran voce di correggere
il nuovo regolamento: tre, sinteticamente, le principali criticità: la
definizione dei settori di specializzazione, che parcellizza estremamente il
“civile”; quindi l'arbitrarietà nella valutazione dei medesimi incarichi
ricevuti nel corso dell'attività forense, ai fini dell'attribuzione della
specializzazione. Infine, il doppio binario tra formazione e certificazione
dell'esperienza, che così prefigurato penalizzerà i più giovani».
In
assenza, quindi, di modifiche, l’Assemblea Oua, ha già dato il via libera, con
un'apposita delibera per l'impugnazione al Tar Lazio.
Mirella
Casiello, infine, rivolgendosi al Ministro della Giustizia, al C.N.F., ai
Presidenti degli Ordini Territoriali e alle Associazioni maggiormente
rappresentative, ha invitato a «riprendere la strada del dialogo, anche
cogliendo l’occasione della prossima Conferenza Nazionale dell'Avvocatura, che
si terrà a Torino al Lingotto, dal 26 al 28 novembre». «È necessario – conclude
- trovare soluzioni condivise sia per modernizzare la professione forense, sia
per tutelare la democrazia nelle elezioni ordinistiche».
Roma,
3 novembre 2015