Al
momento non si ravvisano elementi di criticità all'avvio delle attività di
aggiornamento professionale secondo quanto stabilito per gli ordini forensi dal
regolamento per la formazione continua approvato dal Consiglio Nazionale
Forense nel luglio scorso. Lo ha deciso la terza sezione del Tar del Lazio,
respingendo le richieste con le quali l'Ordine degli Avvocati di Roma
sollecitava la sospensione del regolamento.
I
giudici amministrativi hanno considerato che «ad una prima sommaria delibazione
propria della presente fase - si legge nell'ordinanza - il ricorso non presenta
elementi che facciano prevedere un suo possibile accoglimento, atteso che il
regolamento impugnato non sembra in palese contrasto con i principi stabiliti
dalla legge n. 247/2012 (quello che ha stabilito la "Nuova disciplina
dell'ordinamento della professione forense" ndr), introducendo un sistema
di aggiornamento e formazione sufficientemente dettagliato quanto a modalità
organizzative e criteri di valutazione delle attività formative alle quali sono
chiamati a partecipare gli iscritti al Consiglio ricorrente».
In
più, per il Tar, «allo stato non si ravvisano gli elementi di criticità in
ordine all'avvio delle attività di formazione e aggiornamento professionale
evidenziati nel ricorso e ribaditi in camera di consiglio dai patroni
dell'ordine degli avvocati di Roma».
(Da ilsole24ore.com del
15.1.2015)