Il Ministero dell'Economia conferma
l'interpretazione del Cnf e convoca le
banche
In
vista della scadenza Pos, il Ministero delle Finanze convocherà "in tempi
brevi" un tavolo di confronto tra il Governo, le banche e i rappresentanti
degli operatori economici e professionali interessati. Confermato: nessuna
sanzione per chi non avrà installato il POS. Annunciata una campagna
d'informazione nei confronti dei consumatori. Il nodo della questione sono i
costi: le commissioni bancarie e di transazione interbancaria. Pagare per
incassare è la principale obiezione che professionisti ed esercenti contestano
al Ministero delle Finanze. Se ne è fatto carico l'On Marco Causi con una
interrogazione a risposta immediata al Ministero delle Finanze. Causi ha
chiesto di "chiarire gli effetti dell'applicazione della norma evitando
l'insorgere del possibile contenzioso che i singoli contribuenti, i
professionisti, gli ordini professionali e le associazioni di categoria intendono
scongiurare". Inoltre, l'introduzione dell'obbligo di accettare il
pagamento in forma elettronica se il cliente lo richiede è ormai imminente e
pertanto- ha dichiarato Causi- il Governo "deve realizzare un'adeguata
campagna di comunicazione istituzionale volta a informare i consumatori, nonché
istituire rapidamente un tavolo di confronto tra il Governo, le banche e i
rappresentanti degli operatori economici e professionali, al fine di ridurre al
minimo i costi di utilizzo delle carte di debito a carico di commercianti,
artigiani e professionisti". All'interrogazione di Causi ha risposto
favorevolmente ieri in Commissione il Sottosegretario Enrico Zanetti.
Concordando con le considerazioni del deputato Causi, il rappresentante del Mef
ritiene "prioritario svolgere Nessuna sanzione. La volontà della parti del
contratto d'opera professionale (cliente e professionista) resta ancora il
riferimento principale per la individuazione delle forme di pagamento; nessuna
sanzione è prevista in caso di rifiuto di accettare il pagamento tramite carta
di debito. La conferma è arrivata dallo stesso Zanetti: "Non risulta
associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero
predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti
effettuabili con moneta elettronica", ha puntualizzato. Minimizzare
l'incidenza degli oneri- Nel ribadire la necessità di promuovere la diffusione
e l'uso dei pagamenti con carte di debito e credito su vasta scala, nonché
l'eccessivo costo dell'uso del contante Zanetti ritiene "opportuno che –
al fine di massimizzare i vantaggi connessi all'implementazione della
tecnologia nei sistemi di pagamento e, nel contempo, minimizzare l'incidenza
degli oneri a carico delle imprese, commercianti e professionisti – vengano
attivati una serie di tavoli di confronto con le banche e con gli altri
operatori di mercato per ridurre i costi legati alla disponibilità e all'utilizzo
dei POS, e sfruttare a vantaggio del sistema i margini di efficienza esistenti,
ottenendo così una significativa compressione dei costi ed una soluzione che
consenta di superare le difficoltà insite nel cambiamento prospettato".
Nel confronto internazionale e tra le regioni italiane, ha aggiunto Zanetti-
" emerge che tra le principali determinanti del basso utilizzo di strumenti
di pagamento elettronici figurano le differenze nel reddito pro capite e nel
grado di sviluppo e di diffusione dei punti di accettazione delle carte di
pagamento presso le imprese e i liberi professionisti. Un impulso alla
diffusione di strumenti elettronici è in grado di produrre effetti benefici per
i consumatori, le imprese, le Amministrazioni pubbliche e l'economia nel suo
complesso. Infatti, il sommerso e l'economia criminale sono fortemente
correlati con l'uso del contante e incidono per oltre il 27 per cento del PIL.
"La carta di debito assicura il buon fine dell'operazione di pagamento e
richiede minori attività procedurali e di riconciliazione contabile rispetto
agli altri strumenti elettronici (esempio bonifico)"- ha puntualizzato il
Sottosegretario. "Nell'uso del contante, degli assegni e degli altri
strumenti cartacei prevalgono, infatti, i costi variabili, connessi con le
esigenze di movimentazione e di sicurezza. Per le carte di debito è invece
prevalente la quota dei costi fissi di emissione degli strumenti e di gestione
delle infrastrutture. Ne deriva che al crescere delle operazioni con carte di
debito si riducono più che proporzionalmente i costi unitari. Sulla base della
diversa struttura dei costi, si possono calcolare anche le soglie di importo di
convenienza per i diversi strumenti di pagamento: per le operazioni superiori a
20-30 euro, la carta di debito si conferma essere lo strumento più conveniente
sia rispetto al contante sia rispetto agli altri strumenti di pagamento".
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 12.6.2014)