La Cassazione respinge
ricorso per una controversia
in cui si chiedevano 33 euro a titolo
di interessi!
Sicuramente
le cause di scarso valore contribuiscono a ingolfare la già di per sé lenta
macchina giudiziaria. E di certo non aiutano il sistema giustizia a uscire da
una situazione di cronica emergenza.
Eppure
anche le cause di valore molto modesto potrebbero finire nelle aule della
Suprema Corte.
Nel
2007 ad esempio la
Cassazione dovete decidere in merito a una richiesta di
risarcimento danni che i parenti di un defunto avevano rivolto al prete che
aveva sbagliato l'orario della messa funebre nonostante avesse percepito un
compenso di 10 euro. Una cosa di poco conto eppure il caso era finito nelle aule
della Suprema Corte (Vedi: Cassazione: prete sbaglia orario della messa
funebre? Niente risarcimento ai parenti)
E
di casi di questo tipo ce ne sono davvero tanti.
Ora
gli Ermellini sembrano aver deciso di correre ai ripari.
Dopo
essere stati chiamati a decidere in merito a una controversia in cui l'oggetto
del contendere aveva un valore davvero irrisorio hanno deciso di respingere il
ricorso.
Insomma
che si abbia ragione o no poco importa, il ricorso potrebbe essere respinto se
ciò di cui si discute ha un valore
"oggettivamente minimo" ed una valenza solo economica.
Nel
caso di specie (che è immediatamente finito nel notiziario dell'ANSA) si
trattava di decidere in merito al riconoscimento di interessi sul capitale per
un tardato pagamento di appena 15 giorni. Ritardo per quale il creditore
chiedeva il riconoscimento di 33 euro.
Il
no della Corte è stato deciso: cause di questo tipo rallentano la giustizia.
(Da studiocataldi.it
del 20.5.2015)