GIUSTIZIA, OUA: DAL 15 MAGGIO AL 16 GIUGNO GLI
AVVOCATI IN SCIOPERO BIANCO PER LA RIFORMA CON LEGGE DELLA PROFESSIONE FORENSE, PER
UNA EQUILIBRATA E NON DEMOLITORIA REVISIONE DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA, PER L’ABROGAZIONE
DELLA OBBLIGATORIETÀ DELLA MEDIACONCILIAZIONE
SI PREVEDE UNA FORTE ADESIONE DEGLI ORDINI FORENSI
Maurizio de Tilla, presidente dell’Organismo Unitario
dell’Avvocatura, pur confermando la disponibilità al dialogo con il Governo,
ricorda che rimangono irrisolti diversi problemi: revisione della geografia
giudiziaria, riforma con legge della professione forense, media-conciliazione
obbligatoria. Per questa ragione l’Oua, nei giorni scorsi, ha chiesto
l’adesione di tutti gli avvocati dal 15 maggio al 16 giugno allo sciopero
bianco, già deliberato dagli Ordini forensi di Trani, Reggio Emilia e
Forlì-Cesena: “Gli avvocati hanno un ruolo fondamentale nel buon funzionamento
della giustizia, con decine di attività di supplenza volontaria e gratuita che
essi prestano quotidianamente. Eppure questo ruolo spesso non viene
riconosciuto, al contrario l’avvocatura è continuamente e ingiustamente
attaccata”. “Siamo infatti oggetto di continui provvedimenti legislativi –
aggiunge il presidente Oua - che aggrediscono tanto l’identità stessa della
nostra professione quanto la natura pubblica della giustizia italiana”.
“Il recente congresso straordinario di Milano –
continua de Tilla – ha dato un mandato chiaro all’Oua e al Cnf di insistere
nella ricerca di un dialogo, ma anche nella definizione di ulteriori iniziative
per dare attuazione alle mozioni congressuali. Per questa ragione in assenza di
atti concreti da parte dell’Esecutivo per un confronto sulla modifica della
annunciata revisione della geografia giudiziaria (che deve essere costruttiva e
non demolitoria) sulla eliminazione della incostituzionale obbligatorietà della
media-conciliazione, sul ripristino delle tariffe e sul divieto della presenza
dei soci di capitale negli studi professionali, l’assemblea dell’OUA ha accolto
le proposte dei Consigli degli ordini forensi di Trani, Forlì-Cesena e Reggio
Emilia. Tutti gli avvocati italiani sono invitati ad aderire dal 15 maggio al
16 giugno allo sciopero bianco su tutto il territorio nazionale, cioè a pretendere
il rigoroso rispetto anche formale delle regole e degli adempimenti
processuali. Gli Ordini forensi sono, altresì, invitati a sospendere
l’erogazione di ogni supporto materiale ed economico per il funzionamento
dell’organizzazione giudiziaria”.
Infine l’OUA ha chiesto al Ministro Severino il
rinvio del termine del 13 agosto previsto per l’emanazione del regolamento
governativo per la riforma professionale.
Roma, 27 aprile 2012
MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLO
SCIOPERO BIANCO
• Non
curare personalmente la verbalizzazione nelle cause civili ma richiedere al
Giudice autorizzazione a dettare le proprie deduzioni in udienza (art. 84 co. 3
disp. att. c.p.c.), chiedendo che la verbalizzazione sia effettuata dal
Cancelliere a ciò appositamente designato (art. 57 c.p.c.), o personalmente dal
Giudice;
• non
curare la stesura di atti o provvedimenti di competenza e/o a sottoscrizione
del Magistrato o del Cancelliere, in particolare evitando di redigerne e/o di
predisporne il testo;
• chiedere
il puntuale e rigoroso rispetto delle norme di procedura che disciplinano la
trattazione delle udienze, pretendendo in particolare che l’udienza di fronte
al Giudice Istruttore si svolga in forma non pubblica (art. 84 disp. att.
c.p.c.) e con le modalità previste, e quindi con chiamata singola e solo alla
presenza delle parti e dei loro difensori;
• chiedere
(anche tramite il competente Consiglio dell’Ordine) in ossequio all’art. 83
disp. att. c.p.c., che i Giudici fissino preventivamente all’inizio
dell’udienza l’ordine di trattazione delle cause, dando la precedenza a quelle
per le quali sono stati abbreviati i termini e negli altri casi di legge;
• non
fornire strumenti, materiale cartaceo o di cancelleria di sorta agli Uffici
Giudiziari, neppure se richiesto, né al momento dell’iscrizione a ruolo della
causa né durante lo svolgimento della stessa;
• non
sostituirsi ai commessi e/o al personale di cancelleria per lo svolgimento di
alcuna attività e in particolare non curare personalmente né tramite propri
incaricati il prelievo dei fascicoli dalle Cancellerie e l’effettuazione delle
fotocopie, pretendendo invece che queste gli vengano rilasciate dalla
Cancelleria nei termini previsti, e comunque in tempi idonei a non costituire
ostacolo allo svolgimento del mandato difensivo, dietro pagamento dei relativi
diritti (art. 58 c.p.c.), segnalando eventuali inadempimenti occorsi al
Consiglio dell’Ordine e, ove occorra, alla Procura;
• non
prendere visione di provvedimenti adottati dal Giudice, pretendendo che gli
stessi gli vengano comunicati come per legge a mezzo Ufficiale Giudiziario o
forma equivalente;
• pretendere
dagli Ufficiali Giudiziari il rilascio di idonea ricevuta all’atto della
richiesta e del pagamento di notifiche, pignoramenti, ecc.
Da oua.it