MIRELLA CASIELLO,
PRESIDENTE OUA: "DUE LE PRINCIPALI CRITICITÀ: SERVE URGENTEMENTE UN
INTERVENTO ORGANICO E ADEGUATO SUL REATO DI CLANDESTINITÀ CHE SI È DIMOSTRATO
FALLIMENTARE E INEFFICACE. E ATTENZIONE A NON SCARICARE TUTTO SULLA GIÀ
INGOLFATA GIUSTIZIA CIVILE, SENZA PREVEDERE INTERVENTI A SOSTEGNO DEL
SETTORE"
Dall'Organismo
Unitario dell’Avvocatura- Oua, "soddisfazione per la scelta operata dal
Governo di esercitare la delega sulle depenalizzazioni, condividendo la
soluzione di addivenire ad una necessaria esclusione dal novero del penalmente
rilevante di tutte quelle condotte prive di impatto ed allarme sociale".
Per
l'Oua è una "decisione che va nella giusta direzione volta ad ottenere una
maggiore efficienza e celerità in ambito penale nonché il probabile migliore
impiego delle risorse disponibili".
Tuttavia,
l'Organismo di rappresentanza politica dell'Avvocatura, esprime, rammarico per
la paventata, "esclusione di ampie categorie di reati previste dal codice
penale e dal Testo Unico Immigrazione, in particolare la fattispecie delittuosa
relativa all’ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello Stato ex art.
10 bis. T.U".
Desta,
infine, qualche perplessità il 'trasferimento', "di taluni illeciti alle
sanzioni pecuniarie civili: ciò determinerà da un lato un ulteriore aggravio
della giustizia civile, già in estrema difficoltà, e dall’altro, dati gli
elevati costi dei contenziosi, la probabile rinuncia da parte delle persone
offese ad ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non".