“La polemica sulle specializzazioni non giova all'avvocatura”
da Mondoprofessionisti del 29.9.2010
"L'attacco di Aiga alla norma transitoria, che consente agli Avvocati iscritti all'albo da più di 20 anni di dichiarare una specializzazione conseguita, appare strumentale al sabotaggio del regolamento coraggiosamente adottato dal Consiglio nazionale forense". È quanto dichiara l'Unione Camere Penali Italiane in merito alla polemica relativa all'approvazione del regolamento sulla specializzazione forense. "La norma transitoria - dicono i penalisti - è un male inevitabile per qualunque riforma che voglia funzionare a regime, la scelta dei venti anni ed il limite ad una sola specializzazione è un compromesso ragionevole. Non si può, se non strumentalmente, condurre prima battaglie per rendere meno rigoroso l'accesso agli albi di specialità e per annacquare la specializzazione e poi portare attacchi massimalisti e velleitari alla norma transitoria. Se si vuole difendere l'avvocato generalista e dequalificato, l'accesso facile e la formazione poco gravosa, lo si dica apertamente". L'Ucpi, prosegue la nota, "si opporrà duramente in tutte le sedi per denunciare il tentativo gattopardesco di cambiare tutto per non cambiare nulla. Non si conferiscano poteri di rappresentanza a sindacati più o meno esistenti che operano di conserva con l'Anm, non si rappresenti il Cnf come un manipolo di decisionisti antidemocratici: tutte le associazioni sono state consultate intorno ad un tavolo comune, naturalmente non possono prevalere opinioni incompatibili con le espressioni di maggioranza". I penalisti concludono che "questa falsa rappresentazione del Cnf, al pari di quella altrettanto falsa di un'avvocatura divisa, non giova alle battaglie dell'avvocatura e la indebolisce nei confronti della politica".